NON ABBIATE PAURA
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Per chi vuole cambiare il modo di fare politica. Per chi sente il bisogno di non stare a guardare il grande fratello. Per chi pensa che se siamo pochi siamo già abbastanza per cominciare. Per chi non ha paura di dire la verità. Per chi crede... IN SE STESSO
martedì 18 dicembre 2012
domenica 2 dicembre 2012
Questo è il protocollo d'intesa scritto nel 2009 insieme ai ragazzi del Comitato Cittadino Siano Ecosostenibile :
1. RACCOLTA DIFFERNZIATA PORTA A PORTA SPINTA CON TARIFFA PUNTUALE E MATERIALE DI ALTA QUALITA’
Partendo dalla gestione dei rifiuti
proponiamo ai candidati a sindaco per le amministrative del 2011 di
spingere per una nuova RACCOLTA DIFFERNZIATA PORTA A PORTA congiunta dal
punto di vista dell’informazione e delle esperienze acquisite.
Proponendo questo obiettivo con un impegno costante mirato alla
riduzione della produzione dei rifiuti alla base.
Elemento cardine su cui intervenire è il settore rifiuti è il sistema della raccolta. La raccolta domiciliare “Porta a porta” per la raccolta differenziata non basta più. Non
si riesce in questo modo a rompere la barriera del 75%-80%, in quei
rari casi in cui si è lavorato concretamente, ed in quei comuni che non
riescono a sfiorare nemmeno il 45%, pur applicando il “porta a porta”
domiciliare.
Per portare la raccolta differenziata al suo massimo dato di percentuale bisogna stimolare, informare e continuamente aiutare il CITTADINO.
C’è bisogno di far sentire il cittadino più vicino possibile alla
realtà che ci troviamo ad affrontare e la sua partecipazione deve essere
riconosciuta. In tal senso proponiamo un sistema di
RACCOLTA DIFFERNZIATA PORTA A PORTA SPINTA CON TARIFFA PUNTUALE E MATERIALE DI ALTA QUALITA’
Alla
raccolta domiciliare si pensa di aggiungere, alcuni comuni già lo
fanno, un premio in denaro in base al materiale di post consumo
consegnato, il suo peso ne determina un contributo in denaro.
Tariffa
puntuale: Attraverso un sistema di riconoscimento del sacchetto al
cittadino viene riconosciuto un compenso economico in base al materiale
differenziato.
Dobbiamo avviare una politica integrata sui rifiuti e sul’ambiente che non solo miri al necessario aumento della raccolta differenziata, ma che costruisca una strategia integrata per la riduzione dei rifiuti ed il loro riutilizzo e dell’inquinamento prodotto, con un investimento immane nella partecipazione, nell’informazione e nella sensibilizzazione volta al raggiungere l’obiettivo.
2. Compostaggio domestico
L’organico,
in attesa di poterlo trattare in un impianto che abbiamo in programma,
viene inviato ad un impianto fuori sede, con ulteriori costi aggiuntivi
ed maggiori emissioni di co2 per i trasporti. L’organico è destinato
alla produzione del compost. Il Compost viene poi indirizzato verso tre
filiere: l’utilizzo diretto in agricoltura, la commercializzazione alle
aziende che producono terriccio ed un’ultima parte alle aziende che
producono fertilizzanti. Processi che potremmo utilizzare per il nostro
territorio sia da un punto di vista occupazionale che di benessere dei
terreni delle nostre campagne. Circa il 30% dei rifiuti soldi urbani è
composto dall’umido, la frazione organica. Grazie ad una grande campagna
per il Compostaggio Domenistico,
possiamo togliere dai rifiuti tonnellate di organico che possono andare
direttamente nei terreni e negli orti, beneficiando il nostro
territorio. Per incentivare questa buona pratica dobbiamo riconoscere un’ulteriore sconto del 20% sulla tariffa dei cittadini che praticano l’autocompostaggio.
3. acquistare verde
Per
sottolineare anche l’importanza dell’utilizzo dei materiali riciclati e
di alimentare il mercato dei prodotti con materie prime seconde, i Comuni devono adottare il sistema degli acquisti verdi,
con un delibera di adesione alla procedura GPP (Green Public
Procurement) tutti gli acquisti degli enti comunali si vincolano ad una
procedura che selezioni i prodotti fatti dando una preferenza a quelli
prodotti con materiale riciclato in modo da sostenere la domanda dei
prodotti realizzati con un minor impatto ambientale e dimostrare che
anche attraverso gli acquisti si può incidere.
Oltre
alla procedura per acquisti verdi dobbiamo avviare un sistema che ha
attivi la raccolta differenziata ed il recupero dei rifiuti speciali
come, ad esempio i toner delle stampanti, che in questo modo possono
essere rigenerati e avviati a nuova vita.
4. Acqua buona nelle mense
I
comuni firmatari devono prendersi la responsabilità di valorizzare
l’acqua del rubinetto che è di sicuro più controllata delle acque in
bottiglia. L’acquisto di acque minerali comporta gravi conseguenze
sull’ambiente per i rifiuti che producono ma anche per la grande
circolazione di tir che attraversano l’Italia per trasportare l’acqua
del Sud Italia al Nord e viceversa.
Con
l’approvazione del protocollo d’intesa dobbiamo sostituire
progressivamente dalle mense scolastiche le acque minerali con
l’utilizzo delle brocche di acqua del rubinetto oppure distributori di
acqua da rubinetto con filtro per regolare la parte pesante dell’acqua.
Questo ci fa risparmiare sia in denaro che in impatto ambientale. Un
risparmio da non sottovalutare. Ma più del risparmio si tutela la salute
del cittadino che invogliato dalle massicce campagne pubblicitarie
spendono il 1000% in più per l’acqua in bottiglia di plastica a
discapito della propria salute.
5. Detersivi alla spina
Detersivi
di qualità, naturali ed ecologici, di produttori locali, o da
selezionare a meno chilometri possibili, devono essere acquistati
direttamente usando un proprio contenitore! Bisogna spingere in diversi
punti vendita dislocati su tutto il territorio dov’è possibile
acquistare detersivi alla spina risparmiando e facendo risparmiare
all’ambiente lo smaltimento di tanti inutili imballaggi. Tale iniziativa
deve essere sponsorizzata dall’amministrazione locale come un beneficio
collettivo e non solo del commerciante.
6. Ecosagre
I
candidati a sindaco firmatari si devono impegnare a coinvolgere le
associazioni del territorio ad evitare gli usa e getta di plastica nelle
sagre territoriali! Ecosagre significa ridurre l’impatto ambientale
delle manifestazioni paesane nel territorio comunale. Gli organizzatori
delle sagre per ricevere il contributo si impegnano a:
- differenziare tutti gli scarti prodotti dalla sagra;
- ridurre la produzione di rifiuti e di imballaggi durante le feste;
- utilizzare le posate e bicchieri riutilizzabili o in materiale compostabile.
L’associazione
o l’organizzazione della sagra più virtuosa sarà premiata con un
maggior contributo che riceverà per l’anno successivo.
7. Pannolini ecologici
Grazie
ai pannolini lavabili si riduce notevolmente la produzione di rifiuti
ma anche la spesa! I nuovi Pannolini lavabili, semplici da usare, sono
riutilizzabili: per il 90% sono costituiti da cotone biologico e
materiali naturali, si possono lavare anche in lavatrice e comportano un
risparmio di oltre il 70% per le famiglie rispetto ai normali
pannolini. Il Comune firmatario s’impegna a distribuire alle famiglie
con nuovi nati un kit di pannolini e, dopo un'iniziale sperimentazione
di 20 giorni, a chi intende proseguire nel progetto, fornisce il secondo
kit con una sovvenzione del 50%. La media nazionale per una famiglia
nei primi tre anni del bambini spende fra i 1500,00 e 1650,00 € con i
pannolini usa e getta. Mentre con i pannolini ecologici si arriva a
spendere 350,00 € in tre anni. Quindi il risparmio notevole di circa
1.200,00 €.
8. Mercatino di scambio e riuso
Gli
oggetti inutilizzati possono essere utili agli altri. E' questa l'idea
che sta alla base del mercatino di scambio e riuso. Al termine della
giornata i cittadini hanno lasciato in piazza le cose che non servono
più, che sono state messe all’asta, sono state vendute, scambiate,
regalate o barattate. Gli oggetti invenduti verranno riciclati. Nelle
isole ecologiche i comuni mettono a disposizione uno spazio dove
raccogliere materiale che può essere ancora riutilizzato sia per un
risparmio dei cittadini sia per un notevole abbassamento dei rifiuti
conferiti.
9. Via la plastica da tutte le mense
I
candidato a sindaco una volta alla guida del nostro comune comune
mettono al bando l'usa e getta! In tutte le mense scolastiche e comunali
dove si usa la plastica, vengono invece inserite le lavastoviglie
industriali e i piatti di coccio oppure posate e piatti in materiale da
compostare. Niente più piatti o bicchieri di plastica ma piatti lavabili
o riciclabili che permetto un ulteriore e notevole riduzione nella
produzione degli scarti.
10. Micro Isole Ecologiche (MIE), stabili e mobili
I
candidato a sindaco una volta alla guida del nostro comune deve
realizzare le MIE stabili, dislocate sul territorio, per la raccolta di
olio esausto e materiale da inserire al riciclaggio di alta qualità.
Queste MIE devono essere realizzate in materiale altamente riciclato e
ben arredate in giardini pubblici e strutturate ad opera d’arte nelle
piazze comunali. Un altro sistema e la MIA mobile, una stazione
itinerante che sosta nei giorni prestabiliti, in diversi posti del
paese, dove i cittadini consegnano direttamente ad un operatore il
MATERIALE DI POST CONSUMO DI ALTA QUALITA’. L’operatore attraverso una
lettura tipo BANCOMAT registra l’avvenuta consegna e segnala al
cittadino il reale guadagno.
11. Bandire il sacchetto in plastica
Bandire
i sacchetti di plastica negli esercizi commerciali con immediata
delibera e realizzare una campagna d’informazione con la consegna dei
sacchetti in stoffa, juta o canapa
ad ogni famiglia del nostro territorio. Il costo dell’impatto
ambientale di un sacchetto in plastica e di circa 10,00 € che
moltiplicando per milioni e milioni si arriva ad un costo ambientale
esorbitante che pagheranno i nostri figli sia in denaro che in salute.
Con una delibera i comuni metteranno al bando il sacchetto in plastica e
proporranno eventi per informazioni ai cittadini sui reali danni
ambientali, economici e salutari che questa pratica comporta su tutto il
nostro ecosistema.
12. Limitare l’uso dell’automobile
Con
la strategia per ridurre i rifiuti contribuiamo alla riduzione
dell’emissione di Co2 nell’aria grazia al processo del riciclaggio che
ne produce meno rispetto alla lavorazione delle materie prime. Ma questo
non basta, dobbiamo contribuire alla lotta per fermare il cambiamento
climatico che si abbatte su tutto il pianeta. Per fare questo dobbiamo
fare scelte importanti e coraggiose come la riduzione e lo stop alla
circolazione delle auto in modo programmatico. I comuni firmatari si
devono impegnare a realizzare isole pedonali nella maggior parte del
territorio. Programmare un blocco della circolazione una volta alla
settimana. Sostenere i cittadini che non usano l’automobile proponendo
alternative o rafforzando il microtrasporto urbano con auto alimentate
ad energia elettrica.
13. Bici e bici elettriche
Si
ritiene di vitale importanza, per la riduzione delle emissioni di co2
dannose per la salute, incoraggiare l’uso della bicicletta con un’eco
incentivo comunale per l’acquisto
o la rottamazione di una bici o bici elettrica per tutti i cittadini. I
comuni che aderiscono devono sensibilizzare con l’esempio degli
amministratori (sindaci, assessori e consiglieri) l’uso della bicicletta
e fornire ad un costo agevolato una bici a tutti i dipendenti comunali e
dipendenti dei plessi scolastici. Solo attraverso una seria
partecipazione pratica e visibile si può avere una risposta massiccia di
tutti i cittadini. Altro esempio sono la polizia comunale in bici come
succede in altre parti del mondo. In
questa direzione si possono valutare i bicipoint, la dove prendi una
bici in affitto con una scheda prepagata alla società gestore.
14. Il Pedibus scolastico
Alle
uscite delle scuole si creano sempre ingorghi per una massiccia
presenza di auto che avvolte per distrazione possono causare delle vere
tragedie. Per evitare tutto questo si vuole incentivare il Pedibus
attraverso una concertazione fra comune, scuole e genitori. I bambini
che vivono in un determinato quartiere, condominio o frazione vengono
messi in contatto dalla scuola che a turno vengono prelevati dai
genitori che vivono in quelle zone realizzando una coda di bambini in
fila per due che viene scortata dai genitori fino alle proprie
abitazioni. Per ogni bambino che si iscrive al Pedibus gli viene
rilasciato un bonus dal comune che restituirà alla scuola. La scuola che
avrà raggiunto il massimo numero di bonus vincerà una somma in denaro
da investire in acquisti o progetti ecosostenibili .
15. Edilizia ecosostenibile
I
candidati a sindaco che si rifanno a questa linea guida dovranno
assicurare alle nuove generazioni una minore cementificazione e la
costruzione di ambienti ad un altissimo risparmio energetico e un
bassissimo impatto ambientale utilizzando materiale ecologico come legno
e paglia. Le nuove costruzioni devono produrre energia per il proprio
mantenimento attraverso le nuove tecniche in ambito energetico come i
pannelli solari termici, fotovoltaici, eolico, raccolta delle acque
reflue e quelle piovane. Anche la costruzione e ristrutturazione di
edifici comunali devono seguire le buone norme in campo sostenibile.
16. Energia alternativa
Due
buoni alleati per la lotta contro lo spreco e l’inquinamento sono il
sole ed il vento. Il maggior contributo, ai fini di una società
ecosostenibile, lo riceviamo da queste due fonti energetiche che,
gratis, forniscono ogni giorno l’energia per far muovere il nostro
pianeta. Questa fonte la si può utilizzare grazie alle nuove tecnologie
in campo di energie alternative per i nostri consumi quotidiani.
Centrali elettriche con un impatto ambientale bassissimo di cui i comuni
utilizzeranno per fornire di corrente elettrica i loro edifici (uffici
comunali, scuole, strade, cimitero) oppure per ricaricare i mezzi di
trasporto, alimentati elettricamente, per il servizi ai cittadini. Per
affrontare questa grande sfida possiamo, attraverso l’unione dei comuni
firmatari del protocollo d’intesa “impatto positivo”, usufruire di un
vantaggioso strumento che renderebbe la progettazione più attenta,
attraverso altre esperienze, e la realizzazione meno costosa grazie ai
gruppi d’acquisto ecosostenibili detti GAE. Con una informazione
capillare ai cittadini e la realizzazione di un progetto compartecipato
fra Comuni e gruppi di cittadini si pensa di realizzare un unico GAE per
gli acquisti di centrali fotovoltaiche ed eoliche.
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